lunedì 7 febbraio 2011

Orione: il cacciatore stellare

Secondo la mitologia greca, Orione era un cacciatore gigantesco ed un formidabile architetto. Sulla sua nascita esistono diverse versioni. La più diffusa lo vorrebbe figlio del dio Nettuno e di Euriale, la figlia di Minosse. Un'altra versione sostiene invece che Orione fosse figlio di un contadino, un certo Ireo. Questi, dopo aver offerto ospitalità a Zeus, chiese in cambio di poter aver un figlio, considerato il fatto che la sua tarda età glielo impediva. Il padre degli dei disse allora ad Ireo di sotterrare la pelle di una giovenca sacrificata. Da questa, dopo un po' di mesi, nacque un bambino che venne chiamato Orione. Così come per la nascita, anche sulla vita e la morte di Orione esistono diverse versioni. Secondo alcuni Artemide uccise Orione per salvare le Pleiadi, sue accompagnatrici, inseguite da Orione che le voleva violentare. E sarebbe per questo che ogni notte il gruppo delle Pleiadi viene incalzato dalla costellazione di Orione. Secondo altri, Orione tentò di violentare la stessa Artemide che, per difendersi, gli scagliò contro uno scorpione che lo uccise colpendolo sul tallone. Per rendergli omaggio la dea trasformò lo scorpione in una costellazione che ancora oggi insegue eternamente quella di Orione. Così, mentre lo Scorpione sorge a Est, Orione fugge sotto l'orizzonte a Ovest.
Secondo la tradizione riferita da Diodoro Siculo (lib. IV, 85) il mito di Orione era molto diffuso nella zona dello Stretto di Messina. Si dice che il gigantesco eroe venne chiamato da Zancle, re della città che da lui prendeva il nome (l'attuale Messina), per costruirne il porto falcato. Inoltre in questa zona Orione contribuì alla formazione del promontorio Peloro, sul quale innalzò un tempio dedicato al padre, il dio del mare, Nettuno. Per queste ragioni, in seguito, i messinesi vollero fissare nel marmo il ricordo delle loro origini semidivine, dedicando ad Orione la splendida fontana, realizzata dal Montorsoli nel XVI secolo e collocata oggi accanto alla cattedrale della città.

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