venerdì 17 agosto 2012

La Carlina "Mmazzacugghiuna"

Il simpatico nome popolare siciliano di questa pianta ('mmazzacugghiuna) deriva dal fatto che l'infiorescenza spinosa coincide con l'altezza del cavallo dei pantaloni. Così, quando ancora i contadini si piegavano per zappare i loro campi, capitava molto spesso che venissero punti nelle parti intime da questa pianta spinosa e impertinente. Il nome scientifico è Carlina Acaulis della famiglia delle Compositae e si tratta di una piantina molto comune in montagna , sui prativi secchi e sui luoghi petrosi. In antichità era molto famosa per la presunta attribuzione di aver guarito Carlo Magno. Oggi non viene più usata in erboristeria ma, durante l'estate e sempre rispettando molti esemplari, si possono raccogliere i giovani  capolini fioriti che, privati dei fiori e delle brattee, si possono mangiare preparati alla stregua dei carciofi. La Carlina è inoltre famosa per le sue proprietà di rudimentale igrometro, da cui le deriva anche il nome di "Segnatempo". I capolini sono infatti molto sensibili all'umidità e si raggrinzano "a palla" quando sono umidi e si distendono di nuovo una volta secchi.

domenica 22 luglio 2012

Piante e fiori di Sicilia: L' Arvulu Cacciadiavuli

Negli articoli che seguiranno ho deciso di dedicare uno spazio alle piante "tipiche" della Sicilia. Descriverò così alcune delle piante spontanee, alberi o fiori che crescono sul territorio siciliano indicandone ubicazione, caratteristiche, proprietà  e curiosità sui loro nomi o vicissitudini. Mi piacerebbe che  questa rubrica, come il resto del blog, fosse uno "spazio condiviso" in cui ognuno possa, attraverso i commenti, condividere esperienze, aneddoti, o racconti personali in merito alle piante descritte. 

Apro questo nuovo spazio con un post sull' Abete dei Nebrodi, albero bellissimo ma che purtroppo rischia l'estinzione. 
Si tratta di una tipologia di abete risalente probabilmente al periodo Terziario e discendente dall'abete bianco. I pochissimi elementi sopravvissuti si trovano sulla catena montuosa delle Madonie tra i 1000 e i 1500 metri. Il nome popolare siciliano (Arvulu Cacciadiavuli) deriva dalla tradizione cristiana per l'uso che San Filippo d'Agira (piccolo comune in provincia di Enna) ne faceva per "cacciare" via il demonio dai corpi dei fedeli. Altri nomi popolari con cui è conosciuto sono "Arvulu di San Filippu" o "Arvulu cruci-cruci".

martedì 22 maggio 2012

Riserva Naturale Orientata Monte San Calogero (Monte Cronio)

"La riserva naturale orientata Monte San Calogero si sviluppa intorno all'omonimo monte, detto anche Monte Kronio, perchè la leggenda racconta che questo era il luogo della dimora del dio Crono, padre di Giove. La riserva ha un'estensione di 50 Ha, ed è tipologicamente individuata come riserva naturale integrata, al fine di proteggere il complesso ipogeo costituito da cinque grotte principali: stufe di San Calogero, grotta del Lebbroso, grotta di Mastro, grotta Gallo e grotta Cucchiara avente un labirinto aspirante.
Alcune di queste grotte sono state abitate dal 6000 al 2000 a.C., periodo in cui un movimento tellurico aprì un collegamento tra un vulcano secondario sottostante e l'interno delle grotte, creando una circolazione di aria e vapori caldi che ne determinarono il totale abbandono.

La grotta delle stufe vaporose è comunemente chiamata Antro di Dedalo, perchè, all'interno, per beneficiare meglio delle proprietà curative dei vapori termali, furono costruite delle sedute scavate sulla viva roccia. L'attribuzione dell'opera è stata da sempre attribuita a Dedalo, famoso architetto cretese del III millennio a.C."
Tratto da Itinerari ambientali e naturalistici della Provincia di Agrigento.



La riserva è situata all'interno del territorio del comune di Sciacca, a pochi chilometri dal centro abitato. Proveniendo da Palermo è raggiungibile percorrendo la Strada Statale 624 (Palermo-Sciacca). 


giovedì 17 maggio 2012

Parco dei Nebrodi: panoramica

Ciao a tutti! Riprendo a pubblicare, dopo lunghissimo tempo, proponendovi un video con una panoramica su alcune delle splendide risorse ambientali e culturali del Parco dei Nebrodi:


Vi propongo, inoltre, una cartina con alcuni itinerari che potrete percorrere all'interno del parco.


Per informazioni più dettagliate vi rimando al sito ufficiale del parco: http://www.parcodeinebrodi.it/?idp=1, da cui sono tratti sia il video che la cartina.