venerdì 17 agosto 2012

La Carlina "Mmazzacugghiuna"

Il simpatico nome popolare siciliano di questa pianta ('mmazzacugghiuna) deriva dal fatto che l'infiorescenza spinosa coincide con l'altezza del cavallo dei pantaloni. Così, quando ancora i contadini si piegavano per zappare i loro campi, capitava molto spesso che venissero punti nelle parti intime da questa pianta spinosa e impertinente. Il nome scientifico è Carlina Acaulis della famiglia delle Compositae e si tratta di una piantina molto comune in montagna , sui prativi secchi e sui luoghi petrosi. In antichità era molto famosa per la presunta attribuzione di aver guarito Carlo Magno. Oggi non viene più usata in erboristeria ma, durante l'estate e sempre rispettando molti esemplari, si possono raccogliere i giovani  capolini fioriti che, privati dei fiori e delle brattee, si possono mangiare preparati alla stregua dei carciofi. La Carlina è inoltre famosa per le sue proprietà di rudimentale igrometro, da cui le deriva anche il nome di "Segnatempo". I capolini sono infatti molto sensibili all'umidità e si raggrinzano "a palla" quando sono umidi e si distendono di nuovo una volta secchi.