lunedì 14 febbraio 2011

I sentieri autoguidati dei Peloritani: il sentiero Brignoli


Il sentiero autoguidato Brignoli si estende per circa 2,6 km all’interno del Demanio Forestale di Rometta e prende il via nei pressi di Puntale Saitta. E’ raggiungibile seguendo l’ex sentiero militare, che prende il via poco prima di raggiungere il santuario di Dinnamare, in direzione Rometta. Si affaccia sul versante tirrenico e sullo sfondo è possibile osservare il golfo di Milazzo e le isole Eolie. Il sentiero si caratterizza per avere una rigogliosa vegetazione arbustiva di Corbezzoli ma è interessato anche da formazioni di macchia mediterranea, costituita da Erica e da Ginestra dei carbonai e di Spagna, con presenza di piante di Leccio e Roverella. Nelle vicinanze dell’area attrezzata, sul lato destro del sentiero, da una miriade di sorgenti d’acqua nasce il torrente S. Pietro. Fino a poco tempo fa il legname di Leccio e Roverella presente in queste zone veniva usato dall’uomo per fabbricare il carbone. 
Per ricordare e far conoscere questa tradizione ai visitatori, nell’area soprastante la zona attrezzata, è stata ricostruita un’antica carbonaia che illustra e spiega i materiali e le tecniche per la fabbricazione del carbone. Il carbone si otteneva da una struttura chiamata appunto “carbonaia”, composta da tronchetti affastellati in 2-3 strati con al centro un camino per l’accensione e il tiraggio. La legna veniva poi ricoperta con uno strato di terra lasciando soltanto qualche punto di areazione. Durante il periodo di combustione, che poteva durare tra gli otto e i dieci giorni, i carbonai dovevano continuamente sorvegliare la carbonaia e regolare la temperatura chiudendo o aprendo le prese d’aria. Dopo lo spegnimento e il raffreddamento (12-24 ore) veniva estratto il carbone. Durante il processo di combustione i carbonai trovavano riparo all’interno della “zimma”, una costruzione realizzata attraverso l’utilizzo di materiali poveri ricavati in loco (pali,felci, erica, zolle di terra, cenere della carbonaia). 
La zimma poteva ospitare da una a quattro persone e si componeva di una struttura portante formata da tre pali della lunghezza di 2,5-3 metri e da una base perimetrale formata da un muretto di pietre. La copertura veniva realizzata usando rami di ginestra, felci, cenere e terra. A volte, in un angolo veniva creato un piccolo camino per riscaldare l’ambiente interno. L’entrata era riparata da una parete fissa di legno e da una mobile che, all’occorrenza, poteva essere chiusa dall’interno.

1 commento:

  1. Ciao, potresti darmi qualche indicazione precisa su come raggiungerlo da Rometta?

    RispondiElimina