Il simpatico nome popolare siciliano di questa pianta ('mmazzacugghiuna) deriva dal fatto che l'infiorescenza spinosa coincide con l'altezza del cavallo dei pantaloni. Così, quando ancora i contadini si piegavano per zappare i loro campi, capitava molto spesso che venissero punti nelle parti intime da questa pianta spinosa e impertinente. Il nome scientifico è Carlina Acaulis della famiglia delle Compositae e si tratta di una piantina molto comune in montagna , sui prativi secchi e sui luoghi petrosi. In antichità era molto famosa per la presunta attribuzione di aver guarito Carlo Magno. Oggi non viene più usata in erboristeria ma, durante l'estate e sempre rispettando molti esemplari, si possono raccogliere i giovani capolini fioriti che, privati dei fiori e delle brattee, si possono mangiare preparati alla stregua dei carciofi. La Carlina è inoltre famosa per le sue proprietà di rudimentale igrometro, da cui le deriva anche il nome di "Segnatempo". I capolini sono infatti molto sensibili all'umidità e si raggrinzano "a palla" quando sono umidi e si distendono di nuovo una volta secchi.
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